Catalogo delle opere medievali a stampa in castigliano (COMEDIC)
Lo scopo principale di questo Catalogo è far convergere in un database le opere medievali a stampa in lingua castigliana dagli ultimi decenni del XV secolo fino alla fine del XVI secolo, per facilitarne lo studio da una prospettiva letteraria. Il Catalogo include sia le opere originariamente redatte in castigliano sia quelle tradotte, purché soddisfino due requisiti riguardanti: a) la loro creazione (devono essere state scritte o tradotte in lingua castigliana prima del 1500) e b) la loro diffusione (occorre che si conservi qualche esemplare a stampa anteriore al 1600). L’unica eccezione a questo limite cronologico è l’inclusione di opere di autori nati prima del 1500, la cui produzione si colloca a cavallo tra i due secoli, come Juan del Encina o Rodrigo de Reinosa.
Relativamente al contenuto, sarà esclusa solo la cosiddetta “letteratura grigia” (leggi, ordinanze, costituzioni sinodali, etc.); in una prima fase, inoltre, si terrà conto principalmente dei testi letterari e, in un secondo momento, verranno considerate le numerose opere di contenuto religioso, morale, etc. Il Catalogo include tanto le edizioni prodotte in tipografie ispaniche quanto quelle provenienti da altri paesi europei, principalmente dal Portogallo, dalla Francia, dall’Italia e dai Paesi Bassi. Ogni scheda è dedicata a un’opera, della quale si distinguerà non solo il nome del proprio autore (comprendendo anche le possibili varianti) ma anche quello del secondo autore – glossatore, prologhista, etc. – e quello del mecenate o dedicatario. Si indica, inoltre, il titolo dell’opera originale, se tradotta, nonché le varianti del titolo che presentano i diversi testimoni, le date approssimative di composizione o di traduzione e la materia (o materie) a cui afferisce per il suo contenuto. Vengono, altresì, fornite le pagine web degli esemplari digitalizzati, sebbene per la loro descrizione tipobibliografica si rimandi brevemente ad alcuni repertori specializzati.
Nonostante i testimoni manoscritti non costituiscano l’obiettivo di COMEDIC, se ne fornisce un elenco creato perlopiù grazie ai dati contenuti in Philobiblon. Il database presenta un approccio multidisciplinare che presta attenzione anche alle illustrazioni e alle immagini, alla loro ricezione o agli elementi paratestuali che accompagnano le edizioni. Esso mira a diventare uno strumento utile per eventuali studi futuri sui diversi ambiti della diffusione del libro e della cultura, giacché consente di recuperare informazioni, ad esempio, sui dedicatari delle opere a stampa, sulle testimonianze di lettura attraverso inventari, testamenti, etc., sulla trasformazione dei testi nel tempo o sulle preferenze delle tipografie per alcuni generi e alcune materie a scapito di altri.
Alla sua realizzazione collaborano diverse istituzioni, come la Biblioteca Nacional de España, la Biblioteca de la Universidad de Zaragoza, il CRAI Biblioteca de Fondo Antiguo de la Universidad de Barcelona e il Gobierno de Aragón.
Come citare Comedic:
Comedic: Catálogo de obras medievales impresas en castellano hasta 1600 [online].<http://grupoclarisel.unizar.es/comedic/> [data di consultazione]